Giro d’Italia 2017, Bennet condizionato da problemi di stomaco: “Pensavo di morire”

È iniziato in salita il Giro d’Italia 2017 di Sam Bennett. Le tre frazioni in Sardegna erano sulla carta pane per i suoi denti, ma la fortuna non è girata a favore del velocista della Bora – Hansgrohe. Al termine della prima tappa, l’irlandese ha accusato forti problemi allo stomaco e all’intestino che hanno condizionato il suo riposo durante la notte e i due giorni di corsa successivi. Il racconto dell’accaduto è stato rilasciato dallo stesso Bennet sulle pagine del giornale irlandese Independent, sul quale sta tenendo una rubrica sulla sua esperienza al Giro d’Italia.

I problemi hanno cominciato a farsi sentire appena prima della partenza da Alghero, occasione in cui è stato bloccato in bagno per un paio di volte: “probabilmente è stata una cosa imputabile al nervosismo”, spiega l’atleta, che in serata ha iniziato ad accusare. I problemi sono emersi durante la notte, durante la quale il corridore ha passato più tempo ai servizi che sotto le coperte: “Nonostante Postlberger avesse lasciato la porta della nostra stanza aperta perché faceva caldo, quando mi son messo a letto stavo tremando sotto il piumone. A colazione pesavo tre chili in meno rispetto il giorno prima, mi faceva male la testa e avevo la febbre alta, sapevo che avrei avuto un giorno difficile”, fa sapere il nativo di Wervik.

Nel corso della tappa con arrivo a Tortolì, quando la maglia rosa era sulle spalle del compagno Postlberger e la squadra avrebbe dovuto supportare l’austriaco, Bennet si è mantenuto nelle ultime posizioni del plotone, cercando di rimanerci attaccato. “Sofferente come un cane, con lo stomaco gonfio e le articolazioni doloranti  e senza l’energia per far nulla”, l’irlandese non è riuscito a risalire il gruppo quando consigliato dal suo direttore sportivo. Nemmeno quando Rudiger Selig lo ha raggiunto in coda al plotone per portarlo davanti è stato capace di avanzare, “timoroso di poter causare una caduta”. “Jan Barta mi ha fatto da scia lungo gli ultimi 50 chilometri circa, e senza di lui non avrei mai finito la tappa in tempo”, commenta Bennet, il quale, una volta salito sul bus, si è addormentato sul pavimento una volta lavatosi e, tornato in hotel, ha mangiato di tutta fretta una ciotola di riso prima di coricarsi a letto dormendo per 11 ore.

Durante la terza tappa Bennet si sentiva meglio e stava riflettendo sul mettersi già alla prova. A metà corsa, il connazionale Philip Deignan gli si avvicina, consigliandolo di non forzare perché non sarebbe stato un bene per il suo recupero: un consiglio che il velocista d’oltremanica è stato costretto a seguire nel momento in cui la Quick-Step Floors ha fatto saltare il banco, tirando i remi in barca e raggiungendo il traguardo del suo passo. “Domenica pensavo di star meglio, ma è stata dura lo stesso – commenta Bennet – Il mio stomaco soffre ancora, ma almeno ora la situazione è sotto controllo. Ieri (sabato, ndr), pensavo di  morire”. Il giorno di riposo è caduto come una benedizione dal cielo per il corridore in forza alla Bora – Hansgrohe, che può tornare a gareggiare in salute nella giornata di oggi per poi provare, già da domani, a lottare per un risultato di prestigio.

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